PENSARE COME LA MONTAGNA CAMBIAMENTI E QUALITÀ DEL PAESAGGIO AGRARIO: TERRITORI ALPINI E DI PIANURA

L’incontro di studi, promosso dalla Fondazione G. E. Ghirardi Onlus con il Dipartimento TESAF dell’Università di Padova e il Dipartimento di Ingegneria e Scienze Applicate dell’Università di Bergamo, si focalizza sui cambiamenti che interessano la montagna italiana, in particolare quella cosiddetta “montagna di mezzo”, secondo l’espressione suggerita da Mauro Varotto: sono le aree lontane sia dalle principali destinazioni turistiche che dai fondovalle vicini alle pianure, soggetti a processi di urbanizzazione intensa, parti di territorio che rappresentano circa i tre quarti della montagna italiana. Di questi contesti considerati “perdenti” spesso si tace perché poco allettanti e soprattutto critici.
Negli ultimi decenni, queste zone montane hanno subito trasformazioni sociodemografiche e infrastrutturali significative, che ne hanno modificato profondamente il territorio, le comunità locali, l’economia, la governance. Eppure, si parla dei contesti montani che storicamente sono stati tra i più antropizzati e, proprio per questo motivo, conservano caratteristiche rilevanti sia da un punto di vista paesaggistico che culturale.
Alcuni temi chiave non sono stati mai pienamente affrontati: l’erogazione e la gestione di servizi di qualità per i cittadini, la governance locale, la fornitura di servizi ecosistemici, nonché il futuro stesso di questi territori così profondamente contesi e dalla natura incerta nell’immaginario e nelle politiche attuali.
Riportare all’attenzione questi territori è fondamentale, soprattutto se si pensa che in un’epoca di crisi climatica, ambientale e sociale potrebbero rappresentare i nuovi luoghi che accolgono progetti e possibilità di vita.
L’obiettivo della giornata di lavoro è di avviare un primo ciclo di dialoghi su questi temi cruciali per il futuro delle aree montane, con un focus specifico sulla montagna veneta come caso di studio.
In particolare, si mira a costruire un’agenda condivisa che intrecci diverse competenze e conoscenze, coinvolgendo chi studia, governa, amministra e si occupa quotidianamente dei territori montani veneti.

Viene rilasciato attestato di partecipazione