QUARTETTO SCIMEMICONCERTO PER ARCHI

“Fin da quando possiamo ricordare in casa Scimemi si è fatta musica da camera. Tra parenti e amici – semplici appassionati o solisti internazionali che fossero – ci si incontrava per divertirsi insieme suonando i capolavori del repertorio cameristico proprio nell’ambiente per cui erano stati pensati.
Spesso – in particolare in occasione del Natale e di qualche compleanno, o quando arrivano vecchi amici che non si vedono da tempo – si comincia nel pomeriggio e si finisce alle tre o alle quattro del mattino seguente. A volte questi incontri diventano molto importanti nella storia e nella memoria della famiglia: basti pensare che proprio nel corso di uno di essi, nel lontano 1920, un altro Ettore Scimemi (nonno dell’Ettore Scimemi che suonerà oggi) fu presentato per la prima volta a quella che qualche anno dopo sarebbe divenuta sua moglie (Vittoria Marzolo, filantropa nonché violinista diplomata). A più di cent’anni di distanza, nonostante i mille impegni professionali e scolastici, la tradizione e l’amore per la musica da camera sono più vivi che mai, sia nelle serate domestiche sia nelle numerose occasioni in cui i vari membri della famiglia – in particolare la madre violinista Gabrielle e sempre più spesso i ragazzi – si esibiscono in pubblico”.
Musiche di Beethoven e di Schubert con Ettore alla viola e suo fratello Pietro al violoncello, assieme ad Akiko e Tommaso (figli di Ettore e Gabrielle), rispettivamente secondo e primo violino.